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Cronaca Porto San Pancrazio / Via Ventotto Marzo

Controllo di vicinato a Verona, appuntamento in settima circoscrizione: ecco cosa prevede il progetto per la sicurezza

Nuova assemblea a Verona con l'obiettivo di far conoscere ai cittadini il progetto "Controllo di vicinato"

Riprendono gli incontri dell'amministrazione nei quartieri per presentare alla cittadinanza il progetto Controllo del vicinato e la sicurezza. L'appuntamento è per mercoledì 27 marzo dalle 18.30 nella sede del Comitato Carnevale di Porto San Pancrazio "La Capannina", in via Ventotto Marzo. Interverrà l’assessora alla sicurezza, legalità e trasparenza del Comune di Verona Stefania Zivelonghi insieme al vicecomandante operativo della polizia locale Massimo Pennella e al presidente della settima circoscrizione Carlo Pozzerle. Il progetto, avviato dall’estate 2023, è  frutto della stretta sinergia e collaborazione tra amministrazione e forze dell’ordine per «dare risposte sui temi della sicurezza e del presidio del territorio». 

I punti cardine del progetto

Al primo posto vi è l'idea di controllare e osservare il territorio, ovvero di proporre la «cultura della sicurezza partecipata». Conosciamo talmente bene i luoghi che ci circondano che non li osserviamo mai con attenzione. Conosciamo chi abita nel nostro palazzo? Chi frequenta il nostro bar, la piazza o il parco dove facciamo jogging. Sappiamo quali sono le auto parcheggiate fuori casa e a chi appartengono? «È importante - spiegano dal Comune di Verona - guardare ciò che accade intorno a noi per rilevare situazioni anomale, capire se si verificano spesso e imparare a capire gli eventuali segnali che ci dicono che attorno a noi sta accadendo qualcosa di anomalo. Dobbiamo però disporre di un riferimento istituzionale al quale segnalare ciò che abbiamo osservato. È questa, in ultima analisi, la quintessenza del Controllo di vicinato».

Oggetto delle segnalazioni sono «mezzi di trasporto sospetti, potenziali fenomeni di bullismo, episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, significative situazioni di degrado urbano, disagio sociale e di disturbo al riposo delle persone, atti vandalici, persone in stato confusionale o senza fissa dimora, utilizzi indebiti di spazi pubblici, malfunzionamenti o interruzioni di servizi pubblici». La figura del coordinatore svolge un ruolo fondamentale perché «è l’anello di congiunzione tra il "gruppo" e le forze di polizia e la polizia locale».

Controllo di vicinato, appuntamento in settima circoscrizione : Locandina ufficio stampa Comune di Verona

In base a quanto spiegato dal Comune, «il coordinatore sarà riconosciuto ufficialmente dall’amministrazione comunale e sarà inserito in un elenco quale referente coordinatore di zona». Dovrà quindi «comunicare solo le segnalazioni ritenute importanti, manterrà i contatti con le forze di polizia e ala polizia locale al fine di ricevere informazioni sulle azioni criminali più recenti nella zona o in zone limitrofe, avrà cura di trasmettere le informazioni ricevute utili per la comunità con un semplice passaparola o compilando piccolo messaggi da comunicare nei modi ritenuti opportuni». Sempre il coordinatore «dovrà inoltre incoraggiare la vigilanza informale tra i residenti dell’area, mettere insieme piccoli indizi per poterli comunicare se necessario, accogliere i nuovi vicini informandoli e integrandoli nell’attività di controllo di vicinato».  

Cosa non fa un gruppo di controllo del vicinato? «Anzitutto - chiariscono dal Comune di Verona - non si sostituisce alle forze di polizia che hanno il compito esclusivo di svolgere l’attività di repressione e di ricerca degli autori dei reati. Non devono quindi intervenire in caso di reato, non fa indagini sugli individui, non scheda le persone, non si intromette nella sfera privata altrui».

Il progetto sicurezza sull'asse Verona-Merano

L’esperienza del Controllo di vicinato a Verona è stato al centro dell’incontro svoltosi lo scorso 15 marzo tra l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi, che ha portato i saluti del sindaco Damiano Tommasi, e una delegazione del Comune di Merano guidata dal sindaco Dario Dal Medico. Era presente per l'occasione anche il comandante della polizia locale Luigi Altamura. In base a quanto si apprende, il Comune di Merano, che ha recentemente firmato il protocollo con la prefettura, ha fortemente voluto questo appuntamento per «una condivisione delle linee guida del sistema veronese, ormai consolidato sul territorio».

Il sindaco di Merano, Dario Dal Medico, ha espresso grande entusiasmo: «Un incontro davvero interessante e molto formativo per Merano, piccola città che sta muovendo i primi passi per istituire il Controllo di vicinato. Verona sarà per noi un modello da seguire perché ha stabilito in modo autonomo e con risultati concreti un sistema efficace che coinvolge l’Amministrazione, le forze dell’ordine e i cittadini».  L'assessora alla sicurezza del Comune di Verona, Stefania Zivelonghi, ha quindi ribadito: «Una grande soddisfazione aver presentato alla città di Merano il lavoro svolto sul Controllo di vicinato, frutto di un lavoro capillare presso la cittadinanza e che continuiamo a svolgere anche attraverso gli incontri con le commissioni di sicurezza nelle varie circoscrizioni. Verona fin dall’inizio ha scelto di investire sul potenziamento delle risorse interne della Polizia Locale e i risultati dei primi mesi ci dicono che stiamo andando nella giusta direzione. Queste occasioni di confronto possono portare alla nascita di sinergie future mettendo a fattore comune approcci rigorosi, precisi e puntuali». 

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